Nella serata di giovedì al Servais si sono affrontate due delle squadre più toste del girone Uruguay, per una gara giocata fin da subito su ritmi altissimi: il primo lampo è dell’Industrial Service al 4°minuto, affondo sulla sinistra di Tatò, cross rasoterra in mezzo all’area e tap-in vincente del bomber Simonetta. Tiene bene il campo la formazione ospite guidata da mister Bonino, con Palamara e Capozzi a battersi come dei leoni, ma manca la precisione nell'ultimo passaggio: non sbagliano invece i ragazzi di Ez zaaf e al 14° c'è il raddoppio di Alex Tatò, che permette all'Industrial di andare al riposo sul 2 a 0. Nella ripresa, non basta la grinta di Cirri e Dardo del Boca, anche perché per riaprire il match servirebbe una rete che tarda ad arrivare, così ci pensa ancora Stefano Simonetta, che al 10° e al 13° realizza altre due reti che consentono ai padroni di casa di aggiudicarsi l'incontro e di balzare in testa alla classifica a punteggio pieno. La rete della bandiera per il Boca è di Alessandro Dardo.
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Time Out 06/11/2015, 09:54
Nella serata di giovedì al Servais si sono affrontate due delle squadre più toste del girone Uruguay, per una gara giocata fin da subito su ritmi altissimi: il primo lampo è dell’Industrial Service al 4°minuto, affondo sulla sinistra di Tatò, cross rasoterra in mezzo all’area e tap-in vincente del bomber Simonetta. Tiene bene il campo la formazione ospite guidata da mister Bonino, con Palamara e Capozzi a battersi come dei leoni, ma manca la precisione nell'ultimo passaggio: non sbagliano invece i ragazzi di Ez zaaf e al 14° c'è il raddoppio di Alex Tatò, che permette all'Industrial di andare al riposo sul 2 a 0. Nella ripresa, non basta la grinta di Cirri e Dardo del Boca, anche perché per riaprire il match servirebbe una rete che tarda ad arrivare, così ci pensa ancora Stefano Simonetta, che al 10° e al 13° realizza altre due reti che consentono ai padroni di casa di aggiudicarsi l'incontro e di balzare in testa alla classifica a punteggio pieno. La rete della bandiera per il Boca è di Alessandro Dardo.